Biografia
Marcello Biagiotti nasce a Perugia il 31 luglio 1940. Inizia a dipingere già negli anni giovanili come paesaggista. Frequenta l’Istituto d’Arte “Bernardino di Betto” di Perugia, ai tempi del Maestro Gerardo Dottori, inizialmente nella sezione di Pittura, poi passa alla nuova sezione di Arti Grafiche, diretta dal prof. Pietro Parigi.
Dopo qualche anno viene cercato ed assunto come decoratore dall’allora “Vetreria Umbra”. Cessa gli studi e con il nuovo lavoro si specializza nella decorazione su vetro, insegne pubblicitarie e, in particolare, nella costruzione e restauro di vetrate in piombo.
Negli anni a venire abbandona il paesaggio, alla ricerca di una nuova espressione pittorica più vicina alle sue sensazioni, ed inizia a dipingere in modo originale ciò che lo ha sempre interessato, l’uomo, la società in cui vive e le tante problematiche che ne segnano l’esistenza. Determinante al riguardo sarà l’incontro con l’indimenticabile e stimato critico d’arte perugino Virgilio Coletti, che colloca la sua arte nel filone dei Surrealisti e lo consiglia di intraprendere l’attività professionale. È grazie a lui che nel 1968 allestisce la personale alla galleria ”La Luna” di Perugia.
Comincia a crearsi nel vasto panorama delle arti visive nazionali, fuori dalla sua città e regione, un suo personalissimo spazio espressivo, che per modalità pittoriche e simbolismi tematici, la critica nazionale accosta al surrealismo di Dalì e Tanguy. Sull’onda del crescente consenso di critica e di pubblico, negli anni ’70 partecipa alle più importanti manifestazioni artistiche nazionali ed internazionali, nelle quali si distingue sempre, aggiudicandosi numerosi primi premi.
Nel 1984 Biagiotti sente la necessità ed intravede il momento di sperimentare anche nell’arte della ceramica. Nel suo studio di Via Palestrina, a Perugia, istalla un forno elettrico per ceramica e comincia a frequentare alcuni ceramisti e tornitori che da anni operano a Deruta, per imparare le basi di quest’arte.
Dopo averne acquisito le principali tecniche, egli scavalca rapidamente i limiti dell’artigianato e crea un nuovo modo tutto suo di concepire la ceramica, fatto di creatività nelle forme, originalità nella pittura; realizza quindi personalissime opere ceramiche, pur non rinnegando la matrice classica dei soggetti: è l’arte della ceramica vista da un artista figurativo. Quello che sarebbe potuto essere un punto d’arrivo è invece solo il primo passo verso nuove frontiere creative: si accosta così alla scultura, manipolando all’inizio e a modo suo la terra che tratta nel forno come ceramica classica.
Inizia in questi anni la produzione di sculture: prima ceramica decorata con colori metallici, poi terra refrattaria dai toni del bronzo, una corsa frenetica alla ricerca della fonderia che possa tradurre in dati di fatto la vena creativa del suo idearlo: a poco a poco prendono forma le scultoree figure femminili dei bronzi a cera persa che ancora oggi personalizzano la sua attività artistica.
Sono sculture fuori dell’ordinario, che completano questi anni di maturità artistica ed umana. D’ora in poi non ci sarà più Rassegna Personale o Collettiva cui viene invitato o che gli viene proposta, nella quale non compariranno, oltre alle inquiete ed erotiche opere pittoriche surreali, anche le sculture, infinite storie di una ispirazione che continua ed oltrepassa questi nostri giorni.
Le sue opere di pittura e di scultura sono state battute in asta dalla Galleria e Casa d’Aste “Pace” di Milano, di Gimmi Stefanini, e dalla Casa d’Aste “Meeting Art” di Vercelli.
Oggi le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private in Italia, Iugoslavia, Svizzera, Francia, Germania, Venezuela, Stati Uniti, Turchia e Nuova Zelanda.
La sua arte è visibile dal 1997 nel sito dell’artista. www.biagiotti.it.
Le mie opere:
Il libero cielo della storia
Il nucleo
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